Uscendo dalle mura di Lucca, in direzione sud est, nel territorio del comune di Capannori, si estende la zona del Compitese
, che comprende le frazioni di San Ginese, Colognora, Castelvecchio, Colle, Pieve, San Giusto e Sant’Andrea. La sua particolarità si trova tutta nel paesaggio, caratterizzato da dolci colline verdeggianti, antichi resti Medievali, fonti naturali di acque dalle proprietà benefiche, ma soprattutto dalla presenza di due piante: la camelia e l’olivo.
La Camelia è una pianta molto antica e che proviene da molto lontano. Infatti arriva in Europa dal Giappone nel XVIII secolo e trova subito spazio, per l’eleganza raffinata del suo fiore, nei giardini delle ville più prestigiose. Dal 1795 arriva anche nell’antico Borgo di Sant’Andrea, dove trova un clima ed un
terreno perfetti per la propria crescita. La proliferazione di questa pianta si deve ad Angelo Borrini, medico oculista del duca Carlo Lodovico di Borbone, che, oltre ad essere un ottimo ibridatore e selezionatore di cultivar di Camelia, era anche un fervente membro della Carboneria, e contribuì a fare della Camelia proprio il simbolo di questo movimento e dell’unità di Italia.
Legata strettamente a questo periodo è anche la pianta dell’ulivo, da sempre molto importante nelle colline del Compitese, dove si produce un ottimo olio extravergine d’oliva. Si dice che, spesso, durante le riunioni segrete alla villa del Borrini, intervenisse niente meno che Giuseppe Mazzini in persona, che approfittava di queste occasioni anche per comprare l’ottimo olio di oliva
prodotto in queste zone, per rivenderlo in Europa ed ottenere così il denaro necessario per sovvenzionare il movimento che contribuì attivamente alla riunificazione dell’Italia.
L‘olio extravergine d’oliva delle colline lucchesi (e quindi anche quello del Compitese) è uno dei più pregiati al mondo grazie al suo colore, al suo sapore e alla sua bassa acidità, e, esportato da sempre all’estero, spesso veniva preso come metro di valutazione per l’olio di oliva che veniva prodotto in altre zone.
Pochissimi sanno che la pianta della Camelia (camelia japonica) è “sorella” della pianta del Thè (camelia sinensis) e che anche quest’ultima ha trovato nel territorio di San’Andr
ea di Compito un habitat perfetto: infatti, qui è attiva, caso unico in tutta Europa, anche una coltivazione di thè, che viene degustato e celebrato per la sua bontà soprattutto durante la festa delle Camelie, che si svolge tra Sant’Andrea e Pieve di Compito ogni anno nel mese di Marzo, ma che tuttavia è disponibile (e buonissimo) in ogni periodo dell’anno.
Lucia